Frazioni, Ramunno apre lo sportello mobile “lo dico ad Andrea”

SULMONA – Il consigliere comunale di maggioranza Andrea Ramunnoapre lo sportello mobile “Lo dico ad Andrea”, per raccogliere istanze, richieste, proteste e critiche dai residenti delle frazioni. Lo “sportello” sarà aperto ogni venerdì nelle frazioni sulmonesi.

Si comincia dal 5 aprile con la frazione Cavate dove sarò per tutta la giornata, il 12 aprile nelle frazioni Torrone-Vallecorvo-Arabona-Banchette, il 19 aprile Badia e Fonte d’Amore, il 26 aprile Bagnaturo e Case Lupi, il 3 maggio nella frazione Marane. Non si tratterà di incontri singoli anzi verranno ripetuti mensilmente per monitorare le problematiche e la loro eventuale risoluzione. “Per chiunque invece volesse contattarmi può farlo al numero 3498897725 o via mail a.ramunno@comune.sulmona.aq.it – spiega Ramunno – Tutti i venerdì sarò nelle frazioni della città di Sulmona per incontrare i cittadini e conoscere problematiche e richieste che vorranno farmi come consigliere comunale e per stare vicino alle persone in un momento di grande sfiducia e distacco delle persone rispetto a chi amministra – spiega il giovane consigliere – Troppo spesso le frazioni cittadine risentono di un abbandono maggiore rispetto ad altre zone della città. In questi anni si è cercato di invertire la rotta, spesso con buoni risultati come ad esempio l’istituzione di uno specifico capitolo in bilancio per le frazioni, l’istituzione da parte del Comando di Polizia Locale di presidi mobili che in questi giorni saranno nelle frazioni, i finanziamenti ottenuti per realizzare opere pubbliche partendo dai 475mila euro per la scuola di Bagnaturo fino ad arrivare alle tante opere minori in cantiere per quanto riguarda la sicurezza stradale, l’avvio del progetto di autocompostaggio dedicato in parte solo alle frazioni che porterà risparmio in bolletta Tari.

Il lavoro da fare però è ancora tanto perchè è inutile negare che molte problematiche restano soprattutto nella manutenzione generale. Per questo andrò personalmente nelle frazioni incontrando le persone in una sorta di ufficio mobile che si chiamerà “Lo dico ad Andrea”.

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